l riassetto, che entrerà in vigore comunque solo il 1° gennaio 2012, è limitato agli interventi gestiti dallo Sviluppo economico, prevede la cancellazione di vecchie norme (l'allegato ne elenca 25) e l'accorpamento degli strumenti nazionali in tre categorie: meccanismi automatici di agevolazioni, buoni o voucher, per agevolare investimenti delle pmi o comunque interventi di limitato ammontare finanziario; modalità di intervento valutative per progetto, ad esempio nel campo dell'innovazione; procedure negoziali per investimenti di grandi taglie (almeno 20 milioni oppure 10 nel caso di progetti di ricerca).
La prima di queste tre categorie, basata sullo strumento del voucher fiscale, è particolarmente attesa dalle imprese, ma andrà riempita di risorse reali. La bozza di decreto legislativo prevede inoltre la creazione di un «Fondo unico per gli interventi di sostegno del sistema produttivo», in cui confluiranno le risorse residue degli strumenti di legge abrogati; corsie preferenziali per le pmi, ovvero semplificazioni e una riserva del 50% di fondi, e per i progetti che prevedono aggregazioni di imprese mediante rete o consorzi.
via ilsole24ore.com
Provvedimento atteso, che potrebbe dispiegare effetti positivi (risorse permettendo), specialmente se le Regioni e gli altri enti con budget per incentivi seguiranno la logica dello sfoltimento e della razionalizzazione degli interventi.
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